
Dal college allo streetwear: una leggenda in continua evoluzione
Le Nike Dunk nascono per il basket universitario, ma conquistano molto di più. Con le loro colorazioni iconiche e il design versatile, hanno saputo adattarsi alle culture skate, hip hop e fashion, diventando una delle sneaker più amate di sempre.
Scopri la storia e l’impatto di un modello che ha attraversato generazioni senza mai fermarsi.
Origini e contesto storico
Le Nike Dunk fanno il loro debutto nel 1985, un anno fondamentale per le sneakers da basket. Progettate da Peter Moore — lo stesso designer della Air Jordan 1 — le Dunk nascono come scarpe da competizione per il basket collegiale. Il loro lancio è accompagnato dalla campagna "Be True To Your School", che propone colorazioni ispirate ai colori delle principali università NCAA.
Il concept era semplice ma potente: dare agli atleti universitari la possibilità di rappresentare la propria scuola anche ai piedi. Le Dunk ereditarono elementi tecnici e stilistici da altri modelli Nike, come la Air Force 1, la Terminator e, appunto, la Jordan 1, offrendo comfort, stabilità e un look riconoscibile. Anche se nate per il parquet, non ci misero molto a uscire dai campi e a entrare nelle strade, diventando presto un simbolo culturale.
Design e caratteristiche
Le Nike Dunk si distinguono per una silhouette compatta, robusta e lineare, disponibile in versione High e Low. La tomaia è composta da pannelli in pelle sovrapposti e cuciture visibili, con lo swoosh ben marcato sui lati. La suola è piatta, con una buona trazione, pensata per il basket ma apprezzata anche dagli skater.
Le colorazioni originali universitarie sono diventate nel tempo iconiche, e il modello si è dimostrato una tela perfetta per nuove versioni, collaborazioni e rivisitazioni. Il comfort non è mai stato il suo punto di forza principale, ma la semplicità del design ha reso la Dunk estremamente adattabile a qualsiasi stile. Dal 1985 a oggi, Nike ha riproposto il modello in centinaia di varianti, mantenendo però intatta la struttura che l’ha resa un classico.


Impatto culturale e mediatico
A partire dagli anni '90, le Dunk iniziano a essere adottate dalla scena skate, soprattutto per la loro resistenza e il profilo basso, che le rende perfette per chi pratica trick e street skating. Questo porta alla nascita della linea Nike SB Dunk nei primi anni 2000, che rivoluziona il modello introducendo modifiche specifiche: linguette imbottite, suole Zoom Air, materiali più tecnici.
Le SB Dunk diventano un fenomeno di culto grazie a collaborazioni storiche con Supreme, Staple, Diamond Supply e tanti altri. Parallelamente, anche le Dunk “classiche” mantengono una forte presenza nello streetwear, con release virali e limited edition che vanno sold out in pochi minuti. La cultura sneaker ha abbracciato le Dunk per la loro versatilità: non sono solo scarpe, ma strumenti di espressione personale.
Eredità e attualità
Oggi, le Nike Dunk sono più popolari che mai. Dopo un periodo di relativa quiete nei primi anni 2010, il modello ha vissuto una vera rinascita a partire dal 2020, con un boom di interesse da parte di nuove generazioni, celebrità e appassionati di moda. Le collaborazioni sono ripartite a raffica — Travis Scott, Off-White, Ben & Jerry’s — rendendo ogni nuova uscita un evento attesissimo. Nike ha anche reintrodotto molte colorazioni OG, mantenendo viva la connessione con le origini.
Le Dunk rappresentano una rarissima combinazione di heritage sportivo, impatto culturale e freschezza contemporanea. Sono scarpe che raccontano una storia, ma che continuano a scriverne di nuove ogni giorno, ai piedi di chi le sceglie per giocare, skatare, camminare, creare. Le Dunk non sono mai davvero passate di moda. Sono sempre state un passo avanti.

Gallery



